miercuri, 28 iulie 2010

Casa di Mitza Ciclista

Photo courtesy of Miss Raluca Bulea
"All'improvviso tutti cessano di parlare. Politica, economia e cronaca nera sono dimenticati e lo schwartz comincia raffredarsi nelle tazzine perchè Lei è apparsa all'orizzonte. Aristocrati, politici, poetà, musicisti e anche rè si alzano per ammirarla." La bellissima Maria Mihaescu, la prima donna ciclista di Romania, guida la sua bici a manubrio in argento sulla Via della Vittoria indossando capi coloratissimi e molto stretti a corpo. La sua personalità stravagante e il suo sguardo verde, penetrante hanno un effetto devastante tra gli uomini del high-life. Nel 1898, il giornalista George Ranetti ne prese una cotta per lei , ma sfortunatamente, Mitza rimase fedele al suo amore per dott. Nicolae Minovici, fondatore della società "Salvarea" (Ambulanza). Per vendetta, Ranetti la chiamò Mitza, la ciclista facendo di lei una stella senza aver avuto la minima intenzione in questo senso. La frizzante Mitza affascinò teste coronate come il rè Ferdinando di Romania, che andava in giro travestito solamente per poter passare tempo insieme a lei. Si dice che anche il rè Manuele di Portogallo abbia corteggiato la bella rumena, ma, malgrado i successi strepitosi, negli anni 40, la Mitza decise di sposare generale Alexandru Dumitrescu, un uomo senza mezzi finanziari. Verso la fine della sua vita, Mitza diventò povera senza permettersi più vivere la vita di lusso del passato. Comunque, il suo fascino riuscì a convincere le autorità communiste a lasciarla vivere nella casa della via Christian Tell, a quanto si dice, un regalo dal rè rumeno per i belli momenti trascorsi insieme. Non essendo abituata ad una vita piena di privazioni e infestata dal fantasma di un passato glorioso, di giorno, Mitza vestiva il suo marito in stracci e lo mandava mendicare in una drogheria in via Mendeleev. Con i soldi da lui guadagnati, Mitza si faceva fare i capelli nel più costoso salotto di bellezza della Via della Vittoria. Di notte, la famosa coppia poteva essere vista cenando nel ristorante dell'Athenee Palace, l'albergo più lussuoso della capitale.
Mitza morì nel 1968 e tutto ciò rimasto da lei è la casa del centro della città, un monumento di architettura barocca e una canzone spinta che comincia così: Mitza, la ciclista, cadde e si ruppe... la sua possesione più femminile. Non arrossire!

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