Parco Cismigiu

Nel 1779, Alessandro Ipsilanti, Principe della Valacchia, volendo avere acqua potabile, ordinò la costruzione di due fontane. Prima di queste è stata costruita accanto all'entrata del Viale Stirbei Voda, dietro alla quale, il capo dei lavori di costruzione e direttore delle pubbliche fontane (cismigiu nel rumeno), Dumitru, ne fece errigere la sua casa. Da quì il nome del parco "Cismigiu". Questo posto ne fù conosciuto come il Giardino di Dura, il negoziante fino all'inizio dell'Ottocento ed era molto più grande di quanto lo è al presente. Quì ci si trovava una pozza di fango con sorgenti sottoterranee, sulla quale crescevano canne e giunci che servivano da protezione per le anatre.
Verso la metà dell'Ottocento l'architteto vienese Carl Friedrich Wilhelm Meyer riuscì a trasformare la pozza in un lago. Meyer introdusse un sistema di fognatura e istalò un pozzo artesiano al centro del lago che, durante l'inverno si trasforma in una pista di patinaggio. 
Fino l'inaugurazione del 1854 il parco di arrichisce di pesci esotici, cigni e pellicani, di una zoo con orsi, lupi, volpi e castori. Le fanfare militari e le bande di violinisti ne erano sempre presenti.
Dopo l'inaugurazione le passeggiate erano permesse dall'alba fino ale 10 della sera e anche mezzanotte nelle sere di estate. Nessuno poteva entrare nel parco a cavallo o in una carrozza. I cani o altri animale erano vietati e c'erano anche multe per quelli che calpestavano l'erba o i fiori. 
Il parco era anche usato per eventi culturali specialmenti quelli per aiutare le vittime degli incendi o delle alluvioni, fenomeni che occorrevano spesso in quei giorni. Donne in costumi popolari, fiorai o negozianti vendevano dolci, frutta, agrumi e altri souvernirs ai chioschi specializzati.
Una delle prime edicole di Bucarest è stata ubicata davanti all'entrata principale del parco alla fine dell'Ottocento. Oggi, questa edicola può ancora essere ammirata all'entrata alla destra del parco.

Una delle attrazioni del parco era il ristorante Monte Carlo costruito dall'arch. Ion Mincu. Bombardato durante la guerra, il restaurante e stato rinnovato ed ha guardato lo stesso nome. La sua terrazza in riva al lago continua ad attirare la gente.