sâmbătă, 31 iulie 2010

Chiesa Stavropoleos

 Uno dei più belli monumenti della città, la piccola chiesa Stavropoleos è stata eretta nel 1724 dal monaco greco Ioanichie come chiesa della sua locanda. La Stavropoleos ha una pianta triconica; le absidi laterali e l'atrio essendo aggiunti nel 1730.  La facciata è addobata di una catena di fiori e foglie che si alza all'angolo dall'atrio e passa sopra le collone. La pittura della chiesa, conservata in gran parte, è fata dopo le norme religiose del tempo anche se ha subito numerosi lavori di restauro. Accanto alla chiesa, ci si trova un chiostro, circondato per tre lati da collonati porticati, aggiunto alla chiesa nel 1899.

vineri, 30 iulie 2010

Casa di Risparmi

L'elegante edificio della Casa di Risparmi è stato eretto nel 1900 sulle piante dell'arch. Paul Gottereau, in stile ecclettico. La grandiosa costruzione vennè addobbata con una cupola in vetro e metallo. L'entrata è decorata di un frontone in semicerchio, retto su due colonne in stile composito.

Passagi Macca e Villacrosse

Alla fine dell'Ottocento, Serafim, traduttore presso il Consulato della Francia a Bucarest, comprò un terreno nei pressi della Via della Vittoria (in quei tempi, Ponte di Mogosoaia). Questo terreno fù diviso come dote tra le sue due figlie, Polixenia ed Anastasia, che sposarono Xavier Villacrosse, capo architetto della capitale tra 1837 - 1841 e Mihail Macca, commerciante di pelliccie e politico liberale. Verso il 1890 - 1891, le due famiglie feccero proggettare il passaggio intorno ad un edificio moderno erreto sul posto di un vecchio albergo demolito. Nel 1890 venne costruito un passaggio a due ali, ogniuna di esse avente il nome di una delle due famiglie. E stato inaugurato nel 1891 e ne ospitava 53 negozi e 30 appartamenti. L'entrata dalla via Eugen Carada è addobbata di un portale monumentale, gli edifici del passaggio hanno delle decorazioni in stucco e la cupola è coperta di vetrate colorate.



Le Vecchie Galeries Lafayettes

Edificio ispirato alle grandi gallerie commerciali parigine e costruito nel 1928 in stile Art Deco dall'arch. Herman Clejan. Inaugurato sotto il nome di Galeries Lafayettes, il negozio ha introdotto una nuova formula commerciale, quella del negozio universale, fino a quel momento, gli abitanti della città essendo abituati alle picolle botteghe della via Lipscani. Durante il regime communista cambia nome in Victoria e diventa conosciuto con lo slogan "50 negozi in uno solo".

Centro Storico - Banca Nazionale



miercuri, 28 iulie 2010

Casa di Mitza Ciclista

Photo courtesy of Miss Raluca Bulea
"All'improvviso tutti cessano di parlare. Politica, economia e cronaca nera sono dimenticati e lo schwartz comincia raffredarsi nelle tazzine perchè Lei è apparsa all'orizzonte. Aristocrati, politici, poetà, musicisti e anche rè si alzano per ammirarla." La bellissima Maria Mihaescu, la prima donna ciclista di Romania, guida la sua bici a manubrio in argento sulla Via della Vittoria indossando capi coloratissimi e molto stretti a corpo. La sua personalità stravagante e il suo sguardo verde, penetrante hanno un effetto devastante tra gli uomini del high-life. Nel 1898, il giornalista George Ranetti ne prese una cotta per lei , ma sfortunatamente, Mitza rimase fedele al suo amore per dott. Nicolae Minovici, fondatore della società "Salvarea" (Ambulanza). Per vendetta, Ranetti la chiamò Mitza, la ciclista facendo di lei una stella senza aver avuto la minima intenzione in questo senso. La frizzante Mitza affascinò teste coronate come il rè Ferdinando di Romania, che andava in giro travestito solamente per poter passare tempo insieme a lei. Si dice che anche il rè Manuele di Portogallo abbia corteggiato la bella rumena, ma, malgrado i successi strepitosi, negli anni 40, la Mitza decise di sposare generale Alexandru Dumitrescu, un uomo senza mezzi finanziari. Verso la fine della sua vita, Mitza diventò povera senza permettersi più vivere la vita di lusso del passato. Comunque, il suo fascino riuscì a convincere le autorità communiste a lasciarla vivere nella casa della via Christian Tell, a quanto si dice, un regalo dal rè rumeno per i belli momenti trascorsi insieme. Non essendo abituata ad una vita piena di privazioni e infestata dal fantasma di un passato glorioso, di giorno, Mitza vestiva il suo marito in stracci e lo mandava mendicare in una drogheria in via Mendeleev. Con i soldi da lui guadagnati, Mitza si faceva fare i capelli nel più costoso salotto di bellezza della Via della Vittoria. Di notte, la famosa coppia poteva essere vista cenando nel ristorante dell'Athenee Palace, l'albergo più lussuoso della capitale.
Mitza morì nel 1968 e tutto ciò rimasto da lei è la casa del centro della città, un monumento di architettura barocca e una canzone spinta che comincia così: Mitza, la ciclista, cadde e si ruppe... la sua possesione più femminile. Non arrossire!

marți, 27 iulie 2010

Casa Melik



Nascosta dietro un muro di palazzi communisti, in mezzo ad un giardino pieno di rose, ci si trova la casa più antica di Bucarest. Ubicata nel vecchio quartiere armeno, qualche metro sotto il livello stradale, Casa Melik (1756-1760) ospita oggi il Museo Theodor Pallady e la Collezione Serafina e Gheorghe Raut.
Il museo espone 800 disegni (paesaggi, nudi, ritratti, interiori) rappresentativi per il periodo parigino del pittore donati allo stato rumeno dai collezionisti Raut, amici suoi. I 1270 oggetti esposti includono lavori firmati da pittori francesi, olandesi e rumeni.

Chiesa Anglicana di Bucarest

Athenee Palace (Hotel Hilton)

Accanto all'Ateneo Romeno si trova l'albergo Athenée Palace, oggi Hilton, eretto tra 1912-1914 sotto la coordinazione dell'arch. francese Théophile Bradeau. L'hotel è stato il primo edificio di Bucarest per la cui costruzione è stato usato il cemento armato. Negli anni 1935-1937, è stato modernizzato conformemente le piante dell'arch. romeno Duiliu Marcu. Dopo il bombardamento del 1944, è stato rifatto l'anno prossimo sotto la direzione dello stesso architetto.

Ateneo Rumeno


Fondato nel 1865 da C. Esarcu, V.A. Ureche e N. Kreţulescu. I fondi per erigerlo sono stati raccolti per pubblica sottoscrizione col slogan „Un leu per l'Ateneo”. Nel 1886 comincia la costruzione dell'edificio corrente, sul posto di un vecchio circo. Le piante dell'edificio sono state concepite dall'arch. francese Albert Galleron. Sopra l'entrata ci sono i ritratti dei grandi voievoda del paese: Neagoe Basarab, Alessandro il Buono, Re Carlo I, Vasile Lupu e Matei Basarab.

Biblioteca Centrale Universitaria

La Biblioteca Universitaria è stata progettata dall'arch. francese Paul Gottereau. Questa include un'amfiteatro per le conferenze, mentre al piano superiore c'è la biblioteca e le salle di lettura per gli studenti. Durante l'incendio della Rivoluzione del 1989, il fondo di libbri rari si è perso e i capolavori che decoravano l'interno: sculture, dipinti e vetrate colorate sono spariti.

Lo spiedino

Il Memoriale del Rinascimento (altezza: 25 m.) è dedicato agli eroi della Rivoluzione del 1989. Ideato dall’arch. romeno Alexandru Ghilduş, questo include quattro elementi: Piramide della Vittoria, Muro della Memoria, Viale del Trionfo e Piazza del Raccoglimento.
A causa della sua apparenza e dell’ubicazione, gli abitanti di Bucarest lo hanno chiamato „Lo spiedino alla patata”.

nu-s ce-i asta

Vecchio Teatro Nazionale di Bucarest e l'edificio Adriatica

Banco Marmorosch-Blank

Hotel Intercontinental

Palazzo Sutu - Museo di Storia di Bucarest

Redazione "Universo"

Palazzo Universo

L'aria a destra del Club Militare ne fù tra l'Ottocento fino a metà del Novecento, il punto caldo della stampa rumena. Quì, al n. 23-25 in via Brezoianu, ci si alza il Palazzo Universo, una volta casa del più popolare giornale rumeno del periodo interbelico. Opera dell'arch. Paul Smarandescu e costruito tra il 1926-1930, il palazzo ospitava al pianterreno una stampante rotativa che fù uno dei segreti della tiratura senza precedenti di 80.000 copie/giorno ai tempi nei quali la maggioranza dei giornali toccavano appena 5.000. Dopo la confisca dal regime communista, nel 1948, l'Universo fù chiuso nel 1953. Comunque, l'edificio guardò la destinazione originale servendo da casa per le redazioni dell'Informazione di Bucarest fino al 1989 e poi dello scandalistico Libertà per altri dieci anni.





Il Club Militare

Il Club Militare Nazionale è stato costruito nel 1929, sul posto della vecchia chiesa Sǎrindar, in stile neoclassico francese, dopo le piante degli arch. D. Maimarolu, V. Ştefǎnescu e E. Doneaud. Tra le due guerre mondiali quì si tenevano i balli dell'altà società romena. Davanti c'è un ristorante con terrazza.

Ristorante Capsa

Sull'angolo della strada Edgar Quinet, si trova la Casa Capşa. Nel 1868, i quattro figli di Constantin Capşa, ricco negoziante di merci in via Lipscani, aprono quì una pasticceria. Grigore, il più giovane di loro, aveva imparato il mestiere a Parigi accanto ad un famoso pasticcero. Nel 1881 si aprono il ristorante e poi, l'albergo Capşa. Il ristorante diventa rapidamente il più caro della capitale e rimane per anni il posto d'incontro della elite intellettuale rumena.

Palazzo delle Poste e dei Telefoni

Il primo esempio di architettura americana moderna nella capitale di Romania si vede ancor'oggi in Via della Vittoria. Gli architetti americani, Louis S. Weeks e Walter Froy hanno eretto il Palazzo delle Poste e dei Telefoni (52,5m) tra 1931 - 1933. I due, insieme a Edmond van Saanen Algi, arch. romeno, creatore dei panelli esterni, hanno costruito l'edificio più bello e funzionale del tempo che mantiene ancora la destinazione originale. Costruito sul posto di un famoso caffè, il grattacielo Art Deco è rapidamente divenuto un simbolo della città. Col tempo un edificio di 4 piani è stato aggiunto alla sinistra del palazzo. Bombardato nel 1941 e colpito da successivi terremotti, il palazzo ha subito 10 anni di interventi di riparazione (1995-2005). Sfortunatamente le piante originali si sono perse, ma con l'aiuto dele foto di epoca si è riuscito ricostituire qualche elemento Art Deco, i panelli stradali e le decorazioni interbeliche degli uffizzi amministrativi dall'ottesimo piano.